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ACNE

L'acne è una infiammazione del follicolo pilosebaceo e del tessuto peri-follicolare, che si verifica soprattutto al volto e al torace. Si presenta con lesioni cutanee diverse, presenti contemporaneamente o in fasi successive. Appartengono all’acne i comedoni o punti neri, le papule, le pustole e le cisti che a volte possono lasciare cicatrici. Altra caratteristica è il suo decorso cronico con riacutizzazioni.
Le condizioni favorevoli allo sviluppo dell’acne sono l’ipercheratinizzazione e l’elevata produzione di sebo, che portano all’occlusione del follicolo, la colonizzazione da parte di batteri (come il Propionibacterium acnes) e l’infiammazione. Gli ormoni sessuali svolgono un'azione di primo piano nell'eziologia dell'acne, agendo direttamente sulle ghiandole sebacee. La secrezione delle ghiandole sebacee dipende dagli ormoni sessuali maschili. Gli androgeni, infatti, stimolano la proliferazione dei sebociti e la produzione di sebo, mentre gli estrogeni inibiscono le ghiandole sebacee. Tali azioni hanno una variabilità individuale e alcuni soggetti sono più sensibili di altri. A conferma dell'importanza degli ormoni nell’acne sta il fatto che I’acne può essere aggravata dalla somministrazione di testosterone, di sostanze anabolizzanti e di corticosteroidi.
Le manifestazioni cliniche dell’acne si distinguono in infiammatorie e non infiammatorie. Le lesioni non infiammatorie sono i comedoni, ossia dilatazioni del follicolo sebaceo, che possono essere aperti (detti punti neri per l’accumulo di melanina) o chiusi (punti bianchi per l’accumulo di cheratina). Le lesioni infiammatorie derivano per lo più da comedoni chiusi e sono papule, pustole, noduli e cisti. Le varie lesioni possono sovrapporsi e coesistere nello stesso individuo. Le lesioni infiammatorie più profonde danno spesso esiti cicatriziali.
Il trattamento dell’acne punta a risolvere i fattori che ne favoriscono lo sviluppo. Sono impiegabili sia farmaci locali cutanei sia farmaci per via orale.
Il trattamento di prima linea per l’acne è costituito dai retinoidi, cioè derivati dell’acido retinoico o vitamina A. Sono capaci di regolare la produzione di cheratina e sebo e hanno proprietà anti-infiammatorie. L’acne tende a recidivare senza una terapia di mantenimento. I retinoidi sono un’utile terapia per evitare la ricomparsa dell’acne grave una volta trattata.
Fra gli antimicrobici topici sono usati il perossido di benzoile, un potente battericida ad azione rapida, che esiste in varie formulazioni, a concentrazioni fra 1 e 10%, da scegliere in base alla sensibilità cutanea, e gli antibiotici in crema. Se l’acne è di maggiore gravità, sono invece necessari antibiotici per via orale, da assumere per alcune settimane e che vanno utilizzati solo in caso di lesioni infiammatorie.
Nelle forme di acne gravi o resistenti alle altre terapie si usa l’isotretinoina orale, prescrivibile solo da uno specialista dermatologo.
Molto vantaggiose risultano le associazioni di diversi farmaci. La combinazione di un retinoide topico più un antibiotico topico o orale più il perossido di benzoile è la terapia standard, che consente risultati più rapidi ed evidenti rispetto all’uso dei singoli farmaci senza maggiori effetti collaterali.
La terapia ormonale dell’acne si basa sull’uso nella donna dei contraccettivi ormonali. Essi sono capaci di ridurre la secrezione di sebo, con conseguente provata efficacia nella riduzione del numero delle lesioni acneiche. Sono la terapia di scelta per donne con un eccesso di androgeni o se sono presenti altre motivazioni all’uso di contraccettivi orali come delle irregolarità mestruali o se c’è una volontà anti-concezionale.