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Dominique Van Doorne

 

Dopo la tiroidectomia totale è necessario assumere per tutta la vita compresse o formulazioni liquide contenenti l’ormone tiroideo (T4), che non è più prodotto nell’organismo. Controlli regolari degli ormoni tiroidei nel sangue (da eseguire ogni 6–12 mesi, una volta raggiunto l’equilibrio) consentono di regolare perfettamente la dose del farmaco necessaria a condurre una vita normale e in pieno benessere.

A volte insieme alla tiroide vengono rimosse (o solo danneggiate) anche le ghiandole paratiroidi, quattro o più delicate ghiandole endocrine collocate sulla superficie posteriore della tiroide. Le paratiroidi regolano il livello del calcio nel sangue attraverso la produzione di ormone paratiroideo. La loro rimozione provoca l'ipoparatiroidismo, caratterizzato dal brusco calo della calcemia e dalla comparsa di formicolii delle mani e dei piedi, alterazioni della sensibilità, contratture e – nei casi più gravi - spasmi muscolari. L'assunzione regolare di compresse di calcio e vitamina D controlla efficacemente questo problema, ma è necessario il controllo periodico del calcio nel sangue e un grande scrupolo nell'assunzione dei farmaci. Spesso i livelli di calcemia tendono a risalire spontaneamente nei mesi successivi all’intervento e il fabbisogno dei farmaci si riduce fino alla sospensione (ipocalcemia transitoria).

In ogni caso, la comparsa dei sintomi prima citati (formicolii e contratture da ipocalcemia) oppure una ipersensibilità cutanea e necessità di urinare spesso associata a nausea e dolori addominali (dovuti ad un eccessivo aumento della calcemia), devono indurre a eseguire rapidamente il controllo degli ormoni tiroidei e della calcemia e una visita medica.