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Cinzia Sacchetti
AFaDOC (Associazione famiglie di Soggetti con Deficit dell’Ormone della Crescita, Sindrome di Turner ed altre patologie)

 

“Cicciottello” è bello!
Durante i primi anni di vita noi genitori preferiamo un figlio cicciottello e ci preoccupiamo soltanto in caso di inappetenza, sottovalutando e spesso non conoscendo i problemi che possono derivare da un’ipernutrizione o dalle cattive abitudini alimentari durante l’infanzia, con ripercussioni in età adulta, prestando più attenzione alla quantità dei cibi consumati che non alla composizione e alla qualità degli alimenti assunti.
Un altro errore di giudizio che spesso commettiamo è pensare che l’eccesso di peso nell’infanzia si risolva spontaneamente con lo sviluppo puberale.
Anche lo stile di vita sedentario della famiglia è un fattore che incide sull’eccesso di peso del bambino, che può trascorrere gran parte del tempo libero davanti alla televisione o ai videogiochi, con frequenti spuntini dolci e salati e assunzione di bevande gassate. Nelle famiglie in cui si pratica abitualmente attività fisica, invece, il problema del sovrappeso non è così avvertito e questi genitori prestano maggior attenzione anche alla qualità degli alimenti assunti.
Durante l’adolescenza, mangiando spesso fuori di casa, i ragazzi sono meno sottoposti al controllo dei genitori. In questa fase i problemi di sovrappeso e obesità derivano spesso da un’alimentazione disordinata e inadeguata, fatta di cibi industriali pubblicizzati dai media, che si trovano nei locali frequentati dai giovani.
Verso il peso esiste un atteggiamento che oscilla tra ansia e negazione: per esempio, alla preoccupazione dichiarata può corrispondere la resistenza a pesarsi, oppure di fronte a squilibri visibili si può rispondere con il rifiuto di chiedere consigli. Il problema del peso si collega all’immagine di sé e molti adolescenti non si piacciono, si vedono troppo grassi o troppo magri, si danno alle diete più strane e fantasiose, contribuendo in questo modo a creare nel loro corpo squilibri effettivi, destinati a perpetuarsi in età adulta.
Bambini e ragazzi con malattia cronica sono più facilmente soggetti sedentari, predisposti al sovrappeso per la scarsa attività motoria e l’atteggiamento iperprotettivo dei genitori nei loro confronti, che, assecondandoli in questo stile di vita, peggiora la situazione. Durante gli incontri dell’associazione A.Fa.D.O.C i genitori che esprimono la preoccupazione del sovrappeso del proprio figlio, soprattutto in certe fasi della crescita e per lo più relative alle bambine/adolescenti con sindrome di Turner, si vedono rispondere dai nostri esperti di mantenere un’alimentazione varia ed equilibrata, seguendo lo schema della piramide alimentare e nei casi di obesità di ricorrere all’aiuto di un nutrizionista.
Altrettanta attenzione deve essere rivolta al problema della scarsa alimentazione, dell'eccessiva attenzione agli aspetti nutrizionali dell'alimentazione, all'osservazione ossessiva della propria immagine e dell'adeguamento ai modelli correnti di magrezza, non esitando a ricorrere all'aiuto di professionisti qualificati in caso di dubbio o bisogno.

Fabbrini A, Melucci A. L’età dell’oro. Adolescenti tra sogno ed esperienza. Feltrinelli 2000.